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Raccolta d’acqua piovana

La disponibilità di acqua è sempre un fattore determinante in agricoltura, soprattutto nella prospettiva di cambiamenti climatici improvvisi e irregolarità delle precipitazioni, sempre meno prevedibili e a stagionalità ormai variabile.

Nel contesto di una trasformazione delle colture agricole non più economiche in coltivazioni più redditizie, viene generalmente richiesta una gestione dei processi di irrigazione del terreno prolungati nel tempo e con maggiori necessità di acqua. Un esempio “estremo” potrebbe essere il passaggio da una coltura seminativa e foraggifera ad una arborea: il fabbisogno di acqua, le tempistiche e l’automazione dei processi, mutano profondamente.

Un problema che il Gruppo Kenergia ha affrontato in un terreno agricolo in cui la nuova coltura selezionata (un mandorleto bio-intensivo) richiedeva almeno tre anni dalla piantumazione alla prima disponibilità di raccolta e di reddito: il fabbisogno di acqua, specialmente nei primi anni di crescita delle piante è notevolmente maggiore della pratica di gestione dei campi precedente e a regime.

Il Gruppo Kenergia ha affrontato il problema progettando e brevettando il nuovo sistema Rain Water Recovery© per la raccolta dell’acqua piovana direttamente dal campo fotovoltaico. 

Il sistema Rain Water Recovery©, con i serbatoi di stoccaggio dell’acqua e di regolazione dell’irrigazione, permette il ‘recupero’ di attività agricole non più redditizie o la piantumazione di nuove colture più economicamente efficienti.

Il sistema Rain Water Recovery©, ora diventata una società di capitali, raccoglie l’acqua con un sistema di grondaie sistemate in prossimità del bordo più basso dei moduli e, con tubazioni di raccolta, fa fluire l’acqua in serbatoi collocati ai lati del campo fotovoltaico o interrati.

Il sistema è totalmente indipendente dalla struttura di sostegno dei moduli e quindi applicabile sia ad impianti già in esercizio, sia ad impianti nuovi sia fissi, sia mono-assiali con la massima flessibilità.

La struttura può essere modulata in rapporto alle condizioni del terreno (ad es. inclinazione, dislivello, conformazione) e possono essere previsti canali o grondaie tutti inclinati in uno stesso verso, da un estremo all’altro e dall’alto verso il basso, prevedendo un pluviale discendente ad una estremità di ciascuna grondaia, che scarica l’acqua piovana raccolta in una condotta sottostante fino al serbatoio.